Parodontopatie

Gengivite
Indica un’infiammazione della gengiva ed è caratterizzata da:
– Edema (Gonfiore gengivale)
– Sanguinamento (Con spazzolino, filo interdentale, spontaneamente)
– Arrossamento (intorno al colletto del dente)
– Dolore alla masticazione (Nelle fasi avanzate)
La gengivite se ben curata dal professionista e se il paziente mantiene una scrupolosa igiene orale domiciliare, è curabile ed i risultati sono subito evidenti, saranno necessari dei cicli di controllo a cadenza almeno semestrale per scongiurare che dalla gengivite si passi alla parodontite.

Parodontite cronica 

E’ la fase degenerativa della gengivite, con distruzione di porzioni di osso e di legamento paradontale e può portare alla perdita del dente, si manifesta con:
– Alitosi
. Ascessi ricorrenti
– Mobilità del dente
– Sanguinamento (anche abbondante)
– Alterazione della forma gengivale
La mobilità, quando evidente, corrisponde ad uno stadio della malattia avanzato.
Spesso i pazienti si rivolgono allo specialista quando ormai la situazione è compromessa, la cultura della prevenzione in Italia, ancora poco radicata, non permette un intervento tempestivo che ne favorirebbe la cura.

Cura
La parodontopatia, in tutte le sue forme, è sicuramente curabile, se diagnostica tempestivamente può essere curata con successo anche negli stadi più avanzati.
Classicamente la prima fase è sempre la rimozione meticolosa del tartaro sopra e sotto gengivale con l’ausilio di strumenti specifici per poter pulire accuratamente le tasche sotto gengivali ed eliminare la possibilità che i batteri possano proliferare al loro interno rendendo la situazione sempre più grave.
Particolare importanza negli ultimi anni come ausilio alla terapia radicolare, è l’uso del laser per la disinfezione delle tasche paradontali abbinato ad antibatterici topici.
Lo Studio Dentistico Diemmeci dispone di un laser a diodi specifico per le terapie paradontali che offre l’innovazione terapeutica di ultima generazione per combattere questi  batteri che hanno un metabolismo particolare e proliferano in ambiente privo di ossigeno (proprio quello sotto gengivale) dove si moltiplicano e creano danni ingenti.
Lo specialista interviene in prima seduta ad osservare e valutare l’igiene orale del paziente, raccoglie la sua storia famigliare e clinica (familiarità, farmaci, alterazioni ormonali), procede ad un sondaggio paradontale (con una sonda misura la profondità delle tasche) ed esegue delle radiografie (per valutare ogni singolo dente).
In seguito il paziente decide se cominciare il trattamento e, se particolarmente motivato, inizia con lo specialista il percorso di recupero dei propri elementi dentari.